On the road natalizio tra Francia e Spagna

Durante queste vacanze di Natale, per staccare la spina da impegni, lavori in casa e stress vari ed eventuali, siamo partiti per un viaggio on the road con la mia piccola Lancia Y verso Francia e Spagna. Non siamo due amanti della guida, quindi abbiamo cercato di suddividere il viaggio in tappe che non richiedessero più di 3 ore a testa al volante in un giorno. Ecco, dunque, il nostro itinerario di 12 giorni:

  • Torino – Avignone (circa 5 ore);
  • Avignone – Barcellona (4 ore e mezza);
  • Barcellona – Carcassonne (3 ore) – Montpellier (1 ora e 40);
  • Montpellier – Nimes (1 ora e mezza):
  • Nimes – Antibes (3 ore);
  • Antibes – Torino (4 ore).

AVIGNONE: 26 e 27 dicembre 2018

Dopo un viaggio tranquillissimo, complice il 26 dicembre, data in cui la maggior parte della gente prende fiato dopo le mangiate natalizie, siamo arrivati ad Avignone verso le 15.30 del pomeriggio. Abbiamo affittato un appartamentino in centro su Airbnb da una coppia davvero molto carina che ci aveva mandato già molte informazioni sulla città. Data la bella giornata di sole, abbiamo fatto due passi in centro, fino al bellissimo giardino dietro la piazza principale che ospita il famoso Palazzo dei Papi e il Petit Palais. L’attrazione maggiore della città è ovviamente il Palazzo dei Papi, che abbiamo visitato il giorno successivo. Costo dell’entrata 12 €, inclusa audioguida e tablet per realtà aumentata. Per la visita prendetevi almento due ore, perché l’edificio, in stile gotico, è davvero imponente, e l’audioguida vi accompagnerà durante tutto il percorso, che include una simpatica caccia al tesoro!

Palazzo dei Papi – cortile interno

Il pomeriggio abbiamo visitato gratuitamente il Petit Palais, che se non avete molto tempo potete saltare, e il Ponte Benezet, la cui storia è misteriosa e interessante. Il costo del biglietto è di 5€, ma se acquistate un biglietto combo palazzo + ponte, vi costa in tutto 14,50€. Anche per questa visita è consigliata l’audioguida, perché non ci sono didascalie, ma i racconti, tra storia e leggenda, risponderanno a molte delle domande che vi porrete quando vedrete questo ponte…lasciato a metà! Consiglio assolutamente una visita al tramonto, soprattutto se la giornata è soleggiata: i colori vi lasceranno senza parole.

Ponte di Saint Benezet al tramonto

Due giorni sono sufficienti a visitare la città di Avignone, ma se volete vedere anche i dintorni, allora dovrete fermarvi un po’ più a lungo.

BARCELLONA: 28, 29 e 30 dicembre 2018

Dopo circa 4 ore e mezza di auto, arriviamo a Barcellona nel primo pomeriggio. Anche qui ci siamo affidati a Airbnb, ma gli appartamenti interi erano troppo costosi, allora abbiamo preso una camera privata in un appartamento vicino a Plaza de Catalunya, in centro. L’auto, invece, l’abbiamo lasciata in un parcheggio custodito che abbiamo prenotato in anticipo tramite parclick, piattaforma davvero utile in casi come questo!

Non essendoci organizzati con anticipo, e non pensando alla mole di turisti che avremmo trovato, non siamo riusciti a visitare molto di Barcellona: la Sagrada Familia aveva il tutto esaurito fino al 4 gennaio, quindi l’abbiamo ammirata dall’esterno – che comunque merita – con il buon proposito di tornare nel 2026, centenario della morte di Gaudì e anno in cui dovrebbe essere terminata.

Sagrada Familia – fotografarla per intero non è facile!

Passeggiare sulla Rambla non mi ha entusiasmato, sarà che le strade troppo affollate non sono nelle mie corde, ho preferito perdermi nelle stradine del barrio gotico, con tutti i localini e le lucine di Natale: è qui che terminavamo le nostre giornate, con cena in un locale – consiglio Tosca del Carme, si mangiano tapas buonissime! – e passeggiata, dato che la temperatura clemente ci ha assistito. Delusi dal non poter accedere alle principali attrazioni della città e dai prezzi secondo noi un po’ alti, abbiamo preso treno e cremagliera per salire a Montserrat (costo 35 €). Montserrat è un luogo davvero splendido, quando siamo saliti faceva freddo e c’èrano nuvole basse, ma una volta su è spuntato il sole e dai belvedere si vedeva il mare di nuvole, spettacolo sempre piacevole. Montserrat si trova a 700 mslm e ospita un monastero benedettino, due musei e svariati negozi; si può prendere la cabinovia per salire ancora più in alto e godersi una vista mozzafiato, passeggiando nella natura.

L’ultimo giorno siamo andati al Parque Güell, facilmente raggiungibile con il bus 24 da Plaza de Catalunya: anche questo, insieme a Sagrada Familia e Casa Batllò, è meglio prenotarlo in anticipo e online, così da risparmiare qualcosa. Soltanto una parte del parco è a pagamento, ma secondo me vale la pena, lo stile di Gaudì è davvero eclettico, sinuoso e colorato, alcune costruzioni sembrano uscite dalla fiaba Hänsel e Gretel dei fratelli Grimm. Salutiamo Barcellona, che di tutto il viaggio sarà la meta meno apprezzata per via del troppo turismo, e partiamo per Carcassonne e Montpellier!

CARCASSONNE E MONTPELLIER: 31 dicembre 2018 e 1 gennaio 2019

Carcassonne si raggiunge in circa 3 ore di auto da Barcellona. Si può lasciare la macchina in uno dei parcheggi a pagamento nei pressi della cittadella, oppure in basso, se trovate posto, nei parcheggi con strisce bianche. Bisogna dire che questa antica città fortificata è veramente ben tenuta, non fosse per tutti i negozietti di souvenir che vi si trovano, che la trasformano in un perenne mercatino, sarebbe un sogno. Ci sono due opzioni per visitare Carcassonne: la prima è fare una passeggiata all’interno delle mura, mangiare in un ristorantino, e godersi le viuzze e gli scorci instagrammabili; la seconda è pagare 9 € e visitare il castello e le mura. Noi abbiamo optato per la seconda, investendo 2 € in più per l’audioguida, molto utile per capire la storia della città. Direi che se si vuole fare con calma, è bene prendersi almeno 3 ore.

La passeggiata sulle mura di Carcassonne

Da Carcassonne a Montpellier c’è circa un’ora e 40 minuti di auto. Siamo arrivati a destinazione verso le 17.30, giusto in tempo per fare una spesa per il “cenone” di Capodanno. Abbiamo alloggiato in un monolocale molto carino un po’ fuori Montpellier, perché aveva il posto auto incluso. Il giorno dopo abbiamo preso il tram per raggiungere il centro storico, per la precisione Place de la Comédie, e abbiamo passeggiato senza meta godendoci la quite del primo giorno dell’anno e la giornata di sole. Non abbiamo visitato nessun museo, semplicemente ci siamo fatti un piano di cose che volevamo vedere e, man mano ne abbiamo scoperte altre: prima tra tutte la cattedrale di Saint Pierre, davvero notevole! Siamo poi arrivati a un giardino botanico gratuito molto bello, e proseguendo siamo giunti all’Arco di Trionfo verso il tramonto. Oltre l’arco si trova un lungo viale alberato, la Promenade du Peyrou, che porta al Padiglione dell’acqua, alle cui spalle si può ammirare l’imponente Acquedotto di Saint Clément.

Saint Pierre

Place de la Comédie

Acquedotto di Saint Clèment

Prima di lasciare Montpellier, la mattina seguente dedichiamo un paio d’ore alla visita dello zoo, quasi interamente gratuito (si paga solamente la parte sull’Amazzonia), che si trova in collina. Non è la prima volta che resto piacevolmente colpita da questi parchi zoologici in Francia, anche a Lione ce n’è uno, ma questo è davvero enorme e ben tenuto, consiglio assolutamente una passeggiata rilassante al suo interno, soprattutto in una calda giornata di sole.

Temibilissimo casuario

NîMES: 2 e 3 gennaio 2019

A un primo impatto, Nîmes non mi ha stupito molto, mi è sembrata ordinaria, nonostante l’imponente Arena nel centro storico. Poi, però, grazie a un multi-ticket da 12 € che include Arena, l’anfiteatro romano, Maison Carrée, tempio romano che svetta in una piazza del centro come se fosse stato messo lì per caso, e Torre Magna, antica torre di guardia, abbiamo avuto modo di conoscere più da vicino la storia della città e restarne affascinati. Uno dei miei luoghi preferiti sono sicuramente i Jardins de la Fontaine, fatti costruire da Luigi XV attorno a una fonte d’acqua in cui sguazzano anatre e cigni. In un giorno si possono visitare tutte queste cose meravigliose, e consiglio di farlo in questo ordine: la MaisonCarrée, che ospita una piccola sala cinema dove viene proiettato un breve film che spiega le origini della città, les Arènes, che vi porterà via un paio d’ore se prendete l’audioguida – e ve la consiglio – e la Tour Magne, che si trova all’interno dei giardini de la Fontaine. Se avete tempo, visitate il Musée de la Romanité, noi purtroppo lo abbiamo saltato, ma dicono sia molto ben fatto e interessante, e si trova proprio accanto a les Arénes.

Les Arènes

Jardins de la Fontaine

Maison Carrée

ANTIBES: 4 e 5 gennaio 2019

Concludiamo il nostro soggiorno con 2 giorni di relax ad Antibes, in Costa Azzurra. Un’attività che consiglio è la passeggiata sul litorale di Cap d’Antibes, della durata di un paio di ore, dove potete, oltre a fare un po’ di sana attività fisica, respirare la buona aria di mare. La cittadina di Antibes è anche molto carina, passeggiare per le vie del centro con i negozietti perfetti e il profumo di lavanda – è onnipresente in qualsiasi formato, in Francia, per ovvie ragioni – è stata una degna conclusione delle nostre vacanze. Abbiamo fatto anche un giro a Nizza, raggiungibile in un’ora di bus, nel caso non voleste andare in macchina: d’obbligo è percorrere la Promenade des Anglais, ma consiglio anche di salire – salire, salire e salire! – fino alla cascata del Parc de la Colline du Chateau, da cui si ha una fantastica vista sulla città. Andateci al tramonto, vale la fatica 🙂

Passeggiata sul litorale di Cap d’Antibes

Vista di Nizza da sopra la cascata del parco

Il 6 gennaio, ahimé, siamo dovuti rientrare in Italia e l’indomani riprendere con la routine lavorativa, ma queste parentesi permettono di rigenerarsi, arricchirsi, e tornare con una marcia in più e qualcosa di bello da raccontare!

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